domenica 8 luglio 2012

Pensavo alla solitudine.


Passeggiando, questa sera, pensavo al freddo.

Vestivo una maglietta e un giubbotto in pelle. Non bastava.


Il freddo passava oltre, raggiungendo le viscere.

Dolore.
Si accendeva e divampava.
Nasceva dal ventre, salendo al cuore e scoppiando nella testa.

Era la fine.
È sempre la fine.

Gestisco la vita quotidiana fuggendo questo momento.
Ma il freddo non lo fermi.
Il freddo è il catalizzatore.
Vince sempre.

dolore+freddo=paranoie

Forse perché ti senti un po più fragile. Forse perché in quel momento smetti di fingere. Forse hai solo voglia di piangere.

In questi giorni in cui il vento del cambiamento soffia forte sono combattuto.

Mi mancherà l'inverno.
Mi mancherà la solitudine.