Chi ruga il cazzo dovrebbe iniziare anche a succhiarmelo, sia mai che si vada d'accordo.
mercoledì 28 settembre 2011
Ricotta e fichi
Scopro, per caso, una gelateria artigianale.
Fanno un gelato fotonico: ricotta e fichi caramellati.
Come può essere che l'uomo sia terrorizzato dalla solitudine?
Non vorrei nessuno con me ora.
Vorrei solo me stesso.
La testa nel presente, a Firenze, che pensa al suo gelato. Buono come pochi...
Fanno un gelato fotonico: ricotta e fichi caramellati.
Come può essere che l'uomo sia terrorizzato dalla solitudine?
Non vorrei nessuno con me ora.
Vorrei solo me stesso.
La testa nel presente, a Firenze, che pensa al suo gelato. Buono come pochi...
martedì 27 settembre 2011
lunedì 26 settembre 2011
Deliri in piuma d'oca
Analizziamo la situazione.
Dormo da una vita con tre cuscini fissi.
Il primo, beh è il cuscino dei comuni mortali. Sorregge la mia testa
"di cazzo", ed è LUI (si perché ormai è intimo forse più di un
famigliare) da quasi 24 anni. Alto e duro come il muro.
(checazzodisensohauncuscinofla ccido?)
Il secondo lo tengo tra le gambe. ODIO CHE LE MIE GINOCCHIA SI TOCCHINO.
È una vecchia abitudine presa mentre ero in convalescenza dopo
l'operazione al ginocchio. Le buone abitudini non si perdono mai.
Ultramolle in lattice.
Il terzo è il mio JOLLY. Ha mille
funzioni, nessuna delle quali è però fondamentale alla migliore/peggiore
qualità del sonno. Ma senza lui sarei perso. Soddisfa i miei capiricci
insomma. La cosa più strana? È un cuscino del mio divano dell'infanzia.
Lungo un metro e mezzo, strastretto in pura piuma d'oca. Rigorosamente
senza federa.
Dormo da una vita con tre cuscini fissi.
Il primo, beh è il cuscino dei comuni mortali. Sorregge la mia testa "di cazzo", ed è LUI (si perché ormai è intimo forse più di un famigliare) da quasi 24 anni. Alto e duro come il muro. (checazzodisensohauncuscinofla
Il secondo lo tengo tra le gambe. ODIO CHE LE MIE GINOCCHIA SI TOCCHINO.
È una vecchia abitudine presa mentre ero in convalescenza dopo l'operazione al ginocchio. Le buone abitudini non si perdono mai. Ultramolle in lattice.
Il terzo è il mio JOLLY. Ha mille funzioni, nessuna delle quali è però fondamentale alla migliore/peggiore qualità del sonno. Ma senza lui sarei perso. Soddisfa i miei capiricci insomma. La cosa più strana? È un cuscino del mio divano dell'infanzia. Lungo un metro e mezzo, strastretto in pura piuma d'oca. Rigorosamente senza federa.
sabato 24 settembre 2011
La prima volta
Inizio a pensare che il non avere equilibrio sia effettivamente il mio equilibrio.
Mi spiego.
Mi tovo perfettamente a mio agio quando sono privo di punti di riferimento.
Vivo con disagio il fatto che non sia "normale" la mia condizione.
Tutta colpa delle abitudini. (ODIO)
L'uomo, paradossalmente, è un animale abitudinario. (inquantichilomertisirisolvelatuagiornata?)
Mi piace cambiare, crescere, scoprire e se possibile, non rivivere.
Rovinerei la mia prima emozione.
Mi concedo il lusso della prima volta.
Mi spiego.
Mi tovo perfettamente a mio agio quando sono privo di punti di riferimento.
Vivo con disagio il fatto che non sia "normale" la mia condizione.
Tutta colpa delle abitudini. (ODIO)
L'uomo, paradossalmente, è un animale abitudinario. (inquantichilomertisirisolvelatuagiornata?)
Mi piace cambiare, crescere, scoprire e se possibile, non rivivere.
Rovinerei la mia prima emozione.
Mi concedo il lusso della prima volta.
mercoledì 21 settembre 2011
SFUMATURE
sfumature
me ne parlò per la prima volta una ragazza dai capelli rossi
lei che parlava in linguaggio tecnico
lei che fuggiva l'amore
si prese il mio cuore dipingendo un quadro
il trucco sta nelle sfumature
diceva
ed io non potevo nascondermi
cerchiriparo?
come ti senti in questi primi giorni d'autunno?
come ogni anno soffri
soffri con con la natura che si ritira e lascia spazio a quei paesaggi nudi
sfuocati da nebbie e foschie che animano il tuo cuore
quel freddo pungente che congela tutto ciò che più dista dal cuore
solo allora ricordi di esser ancora vivo
dita violacee
vivi e vivrai l'ennesimo inverno, nella speranza di poter vedere ancora la neve
tua compagna
la senti vicina
come lei vivi la stagione
per poi (forse) tornare l'anno successivo con delle nuove
come ogni anno soffri
soffri con con la natura che si ritira e lascia spazio a quei paesaggi nudi
sfuocati da nebbie e foschie che animano il tuo cuore
quel freddo pungente che congela tutto ciò che più dista dal cuore
solo allora ricordi di esser ancora vivo
dita violacee
vivi e vivrai l'ennesimo inverno, nella speranza di poter vedere ancora la neve
tua compagna
la senti vicina
come lei vivi la stagione
per poi (forse) tornare l'anno successivo con delle nuove
(ètuttocosìsfuocato)
Esiste o non esiste il destino?!
È un po' come per l'infinito.
La mia mente fatica a concepire che una vita, vissuta a pieno nel nome del libero arbitrio, sia protesa inesorabilmente verso una fine già scritta. (ètuttocosìsfuocato)
Che ogni mia scelta non sia altro che un passo verso quel giorno?!
Rabbrividisco al solo pensiero di una vita statica.
Esattamente, statica.
Perché è così che reagirei.
(ungiocodinervistraziante)
Fermo immobile nel tentativo più estremo di modificare quel fottutissimo destino che aspetta solo di compiersi.
È un po' come per l'infinito.
La mia mente fatica a concepire che una vita, vissuta a pieno nel nome del libero arbitrio, sia protesa inesorabilmente verso una fine già scritta. (ètuttocosìsfuocato)
Che ogni mia scelta non sia altro che un passo verso quel giorno?!
Rabbrividisco al solo pensiero di una vita statica.
Esattamente, statica.
Perché è così che reagirei.
(ungiocodinervistraziante)
Fermo immobile nel tentativo più estremo di modificare quel fottutissimo destino che aspetta solo di compiersi.
DEATH
e con piacere scorri i ricordi
ritrovi inculate atroci che avevi perfino dimenticato
gioie che ti hanno cambiato
e d'incanto scopri di essere un predestinato
nelle tue vene scorre voglia di vivere
che siano sorrisi o lacrime non te ne importa un cazzo
"le prendi tutte sui denti!"
"le prendi tutte di petto!"
consapevole che il tutto si usura ad una velocità doppia rispetto a chi vive aspettando
morire non ti spaventa
una vita vuota ti terrorizza
ritrovi inculate atroci che avevi perfino dimenticato
gioie che ti hanno cambiato
e d'incanto scopri di essere un predestinato
nelle tue vene scorre voglia di vivere
che siano sorrisi o lacrime non te ne importa un cazzo
"le prendi tutte sui denti!"
"le prendi tutte di petto!"
consapevole che il tutto si usura ad una velocità doppia rispetto a chi vive aspettando
morire non ti spaventa
una vita vuota ti terrorizza
SCHIAFFI
che poi a forza di schiaffi finisci con il dimenticare l'esistenza delle carezze
un ottimo motivo per prendere a schiaffi chiunque
perfino te stesso
perchè tanto se non lo faccio io
prima o poi lo farà qualcun altro
mercoledì 7 settembre 2011
Allen Ginsberg
Il metodo dev'essere purissima carne
e non condimento simbolico,
visioni reali & prigioni reali
come si vedono di quando in quando.
Prigioni e visioni presentate
con rare descrizioni
corrispondenze esatte a quelle
di Alcatraz e Rosa.
Un pranzo nudo è naturale per noi,
noi mangiamo sandwiches di realtà.
Ma le allegorie sono tali lattughe.
Non nascondete la follia.
San Josè, 1954
Iscriviti a:
Post (Atom)