lunedì 3 ottobre 2011

come.

COME può, un fottutissimo avverbio interrogativo di modo, logorare a  tal punto il mio essere? Rendermi schiavo di notti insonni, paranoie e fobie?

(usoilcomeperporredomandesulcome,cioèfatemicapire)

Come, cOme, coMe, comE, COme, cOMe, coME, COMe, cOME.

[come(ANCORA?particellacomparativa)seecheggiassenellavostratesta]

Deleterio quanto vitale lo stronzo. 

Sviluppa ed accresce la mia curiosità senza fine. Un fluido continuo che nasce in me e si protrae nell'esistenza.

Non posso che renderGLI grazie. 
Senza LUI non potrei coltivare passioni ed interessi. 
Non avrei gusti e tantomeno il mio benamato senso critico.

IGNAVO FINO AL MIDOLLO. 

E se il COME fosse, in fin dei conti, una parte fisica (REALE) nella mente umana?

(chiuderòmaiunpensierosenzaunadomanda?)

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